Accanto ai migranti per un'integrazione possibile
F.O.R.M.A - Formazione Opportunità e Risorse per Migranti in Agricoltura
Jobel Cooperativa Sociale è partner del progetto “F.O.R.M.A", finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 - Progetti per la Prevenzione e il Contrasto dello Sfruttamento Lavorativo in Agricoltura e coordinato dal Consorzio di Cooperative sociali KAIROS.
Il Progetto nasce con l'obiettivo di promuovere l’emersione delle condizioni irregolari di lavoro di cui sono vittime reali o potenziali i lavoratori stranieri regolarmente presenti sul territorio, impiegati nel lavoro agricolo; costruire le condizioni per la regolarizzazione dei rapporti di lavoro in agricoltura; favorire la continuità di lavoro per i lavoratori migranti impiegati in agricoltura.
Il progetto coinvolge cinque regioni italiane in una collaborazione tra diversi attori locali che operano nel campo dei diritti dei migranti: Piemonte, Lombardia, Valle d'Aosta, Marche e Liguria. Le azioni sono dedicate, in particolare, alle comunità locali (incontri di sensibilizzazione e definizione di buone pratiche con le istituzioni pubbliche), alle comunità migranti (sportelli informativi, percorsi di accompagnamento e formazione) e alle imprese agricole (seminari, certificazioni e reti di qualità).
Hope This Helps
Si tratta di un progetto finanziato dal Ministero delle Pari Opportunità - Regione Liguria, sotto la guida della Consigliera di Parità Laura Amoretti e dal Distretto Sociosanitario Ventimigliese che è capofila tra i Distretti coinvolti. Insieme a Caritas Intemelia, Jobel è impegnata nell’emersione ed nel conseguente contrasto del fenomeno della tratta degli esseri umani (finalizzato allo sfruttamento sessuale di donne e minori) nella provincia di Imperia, nell'ambito del "sistema Liguria contro la tratta e lo sfruttamento minorile”.
Hope This Helps si compone di un’equipe che lavora attraverso azioni di educativa di strada sia diurna sia notturna. La prima si concentra in particolare sul territorio ventimigliese tra la stazione ferroviaria, il lungo Roja, il quartiere delle “gianchette”, le sedi Caritas e il campo della Croce Rossa, e compie appunto un’opera di osservazione e raccolta dati.
Di notte poi è attiva una Unità di Strada Notturna che percorre l’Aurelia da Sanremo a Imperia. E qui i contatti arrivano sino a 15 ogni sera. Gli operatori tentano un approccio al fine di dare informazioni anzitutto di tipo medico-sanitario (come fare se non si ha un medico di base, a chi ci si può rivolgere se non si è registrati nel sistema sanitario nazionale? Vengono anche donati dei preservativi e si informa circa le malattie sessualmente trasmissibili). Se poi ci sono le condizioni, è possibile continuare lo scambio di informazioni, ascoltare richieste, fornire risposte ed eventualmente orientare verso il servizio più idoneo.
Jobel partecipa al progetto offrendo riparo, accoglienza e protezione all'interno dei locali di Casa Madre Ada, predisponendo per le donne (talvolta accompagnate dai loro bambini) che vi accedono un percorso di aiuto costituito da diverse tappe, tra cui: protezione, costruzione relazione do ascolto, accompagnamento sanitario e legale, alfabetizzazione, ecc.)
Il progetto ha già fatto emergere che il problema della tratta degli esseri umani, in particolare donne che si prostituiscono, è un fenomeno ormai presente e ben radicato sul nostro territorio.
Per le richieste di aiuto è attivo il numero verde 800 290 290
Il Progetto A.B.C.- Alfabetizzazione Bene Comune
A.B.C. è un progetto di formazione linguistica, rivolto a cittadini di Paesi Terzi regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale. E’ finanziato dal Fondo Asilo Migrazione ed Integrazione 2014-20 e ha come capofila Agorà, in collaborazione con la Fondazione L’Ancora onlus, la Cooperativa sociale Mondo Aperto e la Cooperativa Jobel, come partner territoriali sulle altre province liguri.
Gli obiettivi di A.B.C. sono legati all’incremento dell’alfabetizzazione italiana, in prima battuta, ma anche alla riduzione del rischio di dispersione scolastica e all’accrescimento dell’occupabilità nei settori lavorativi più interessanti per il nostro territorio (turismo e assistenza familiare).
Il Progetto si avvale di una metodologia sperimentale innovativa e prevede azioni di conciliazione che consentano a target vulnerabili – quali le donne non scolarizzate – di poter frequentare i corsi in serenità.
INFO:casimperia@jobel.it - 0183 1970162
Documentazione
LOCANDINA PROGETTO ABC Jobel.pdfMIGRANTES
In collaborazione con Caritas e Ufficio Migrantes della Diocesi Albenga-Imperia, presso la Parrocchia di San Michele di Albenga prende il via la scuola di Italiano rivolta in primo luogo ai rifugiati accolti nello Sprar e nei Cas di Albenga, ma aperta a tutti, stranieri e cittadini italiani, interessati ad imparare o approfondire la lingua italiana.
Realizzata da diversi volontari accomunati dal valore dell’accoglienza, al fine di vivere una concreta e consapevole solidarietà, la scuola mette a disposizione competenze e conoscenze a chi è sfuggito dalla guerra, dalla fame, da violenze inenarrabili perché possa assicurarsi il possesso della parola (la lingua italiana) condizione indispensabile per prevenire la marginalizzazione, consentire una reale inclusione ed appartenenza alla comunità territoriale, cercare e trovare un lavoro dignitoso, esercitare i diritti e doveri di cittadinanza attiva, nel segno di una reciproca integrazione.
QUANDO, DOVE:
lunedì, mercoledì e giovedì dalle 9.30 alle 12.00
P.zza Nenni - Albenga (SV)
Referente: Luca Frisone
Mamme perse nel buio
Mamme perse nel buio è il nome del progetto finanziato interamente da Fondazione Carige che la Coop. Sociale Jobel ha da poco avviato all’interno dei locali di Casa Madre Ada a Imperia, sede di uno dei principali spazi dove vengono ospitate richiedenti asilo. Si tratta di un percorso di assistenza e cura rivolto a coppie di madri e bambini di tutte le nazionalità che evidenziano fragilità legate alle conseguenze del trauma sull’attaccamento e l’accudimento materno.
La procedura, realizzata da un’equipe composta da personale dell’ASL1 e da personale Jobel coordinato da una psicologa si compone di due parti principali.
La prima consiste in una vera e propria fase di analisi. Il metodo impiegato è quello conosciuto con il nome di Still Face: madre e figlio vengono accolti in una stanza dove sono posizionate due telecamere, una fissa sul viso della madre e l’altra su quello del neonato; sei i minuti a disposizione. Durante i primi due madre e figlio giocheranno liberamente, nei successivi due la madre smetterà di dare risposte alle richieste d’attenzione del bambino, e infine, i restanti due minuti serviranno per riprendere il gioco insieme. L’equipe di specialisti avrà sotto agli occhi la mimica facciale, la gestualità ed altri elementi della coppia, grazie all’ausilio di un monitor, al fine di comprendere se vi possono essere alcune avvisaglie di sofferenza circa l’attaccamento.
La seconda parte dell’intervento del progetto consiste nell’accompagnamento verso un percorso di approfondimento ed eventuale sostegno della coppia, grazie all’impiego di colloqui con la madre.
l progetto, che per ora è in fase sperimentale, potrebbe rivelarsi molto efficace ed essere esteso a tutte le donne che a causa di un vissuto doloroso hanno poi inevitabilmente costruito un legame sofferente col proprio figlio. Per tale ragione, l’idea è quella di coinvolgere i centri antiviolenza presenti sul territorio.
Referente: Claudia Regina
Progetto Oficinna
Il Progetto Oficinna - Strumenti per l'accesso ai servizi è finanziato dal FAMI ovvero il Fondo Asilo Migrazione e Integrazione. La finalità perseguita è la promozione per l'accesso ai servizi per l'integrazione.
Sono dunque nati due sportelli, uno con sede nel centro di storico di Albenga presso il centro di ascolto Caritas e l'altro presso lo SPRAR di Finale Ligure, per erogare un servizio di mediazione linguistico-culturale nell'ambito dei distretti sociali del territorio finalese e albenganese.
Nello specifico vengono promossi:
- attività di sportello e accoglienza
- interventi formativi, di comunicazione di orientamento e accompagnamento volti a facilitare l'accesso dei cittadini stranieri al sistema dei servizi territoriali
- erogazione di servizi di mediazione interculturale
- attività di supporto si servizi sociali, socio-sanitari ed educativi rivolti ai cittadini stranieri
- particolare supporto e riferimento a soggetti fragili e vulnerabili
- orientamento al lavoro e all'inclusione
- interventi a chiamata per svolgere mediazione su richiesta distretti sociali
- somministrazione di schede e questionari per monitorare l'utenza
Referente: Valeria Garassino
Referenti